Comunicato – ANCI Comunicato Stampa 19 maggio 2016.

ANCI  (Associazione Nazionale Comuni Italiani)

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Rifiuti – Bernocchi: “Positivo incontro con i sindacati, disponibilità al dialogo”

“Molto positivo l’incontro con le rappresentanze sindacali, che hanno ribadito le loro ragioni manifestando però disponibilità al dialogo”.
Cosi Filippo Bernocchi, delegato Anci a Energia e rifiuti, commenta l’incontro svoltosi ieri nel tardo pomeriggio presso la sede dell’Anci con la rappresentanza delle sigle sindacali interessate dal rinnovo del Ccnl del comparto rifiuti fise/assoambiente-utilitalia, che hanno proclamato una giornata di sciopero nazionale per il 30 maggio prossimo.”Apprezzata da tutti i convenuti – prosegue Bernocchi – la sensibilità dell’Associazione e la disponibilità ad ascoltare la ragioni dei sindacati dei lavoratori rispetto ad un servizio essenziale peri i cittadini, su cui i sindaci sono in prima linea”.
“Credo che – continua il Delegato – visto il clima sereno che ha accompagnato il confronto ci siano margini per riprendere la trattativa e trovare un punto di sintesi con la aziende, scongiurando così uno sciopero che, visto il periodo, avrebbe ripercussioni su cittadini, utenti e turisti”.
“E’ infatti importante – conclude Bernocchi – che Comuni, aziende e sindacati lavorino insieme per affrontare la grande sfida dell’economia circolare alla luce degli ambiziosi obiettivi di avvio a riciclo e recupero di materia che si profilano con la proposta di nuova direttiva europea, a modifica di quella vigente.””Siamo quindi fiduciosi -chiosa il Delegato- che le parti trovino l’accordo, pertanto ribadiamo la disponibilità dell’Associazione in caso di necessità”.

 




Comunicato – ANCI Comunicato Stampa 18 maggio 2016

ANCI
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Ambiente – Sciopero Fise-Utilitalia, Fassino: “Appello a parti datoriali e associazioni sindacali”

[18-05-2016]

“In vista dello sciopero nazionale proclamato dagli operatori per l’igiene pubblica del comparto Fise-Utilitalia del 30 Maggio pv, facciamo un appello alle parti datoriali e sindacali affinche’ si torni al tavolo di trattativa e si possa proseguire un confronto che porti ad un accordo sul rinnovo del contratto collettivo nazionale.
Uno sciopero nazionale, in una giornata che precede di poco la festività del 2 giugno,  comporterebbe seri problemi di igiene e salute pubblica nelle città, con un pesante impatto su cittadini e turisti. Sono fermamente convinto che ciò non rientri nelle finalità e negli obiettivi di alcuna delle parti in causa e che sia possibile, per questo, una mediazione a beneficio di cittadini, amministrazioni e aziende coinvolte.
Auspichiamo pertanto che questo invito sia raccolto nelle prossime ore”. Lo afferma il presidente dell’ANCI, Piero Fassino. 



Comunicato – Contratti: Sindacati, Sciopero Igiene Ambientale 30 maggio, in vista nuove astensioni.

Assemblee in tutti i territori per rinnovo, diritti ai lavoratori e servizi ai Cittadini.

Continua e si intensifica la mobilitazione dei lavoratori del settore dell’igiene ambientale.

In tutti i territori si stanno tenendo assemblee molto partecipate, in vista dello sciopero nazionale in programma lunedì 30 maggio. “Aumenta così la pressione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, pronti a dare continuità alla mobilitazione attraverso ulteriori due giornate di sciopero, dopo quello del 30 maggio, da tenersi entro l’estate”, fanno sapere Fp-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel.

Intanto lunedì 30 maggio si terrà lo sciopero nazionale di 24 ore di tutto il settore dell’igiene ambientale, indetto da Fp-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel, accompagnato da presidi davanti a comuni e aziende interessate.

Circa 100 mila operatori, tra pubblico e privato, sono in attesa del rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto il 31 dicembre 2013.

Le trattative per il rinnovo del contratto nazionale si sono interrotte per il rifiuto delle due associazioni datoriali di valorizzare il nuovo contratto collettivo nazionale sul piano dei diritti e delle tutele. Fise/Assoambiente e Utilitalia, le controparti, propongono “norme contrattuali fortemente peggiorative con lo scopo di ottenere risparmi solo sulle spalle dei lavoratori”.

I Sindacati precisano che “faremmo a meno di dare fastidio ai Cittadini ma questo sciopero è anche per loro: per migliorare il servizio reso e per provare a ridurne i costi complessivi”. Per respingere il disegno della controparte, le lavoratrici e i lavoratori del settore aumentano la pressione in vista dello sciopero del 30 maggio mettendo in calendario ulteriori due giornate di sciopero, “con l’obiettivo di arrivare ad un rinnovo del contratto che garantisca diritti e tutele e che sia strumento per migliorare i servizi ai Cittadini”.




Comunicato – Volantino SCIOPERO Nazionale 30 maggio 2016 Aziende Pubbliche e Private dell’Igiene Ambientale.

Volantino SCIOPERO Nazionale 30 maggio 2016 Aziende Pubbliche e Private dell’Igiene Ambientale.

Download Volantino

 

 

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Comunicato – Volantino Presidi per lo SCIOPERO Nazionale del 30 maggio 2016

6 Volantino presidi SCIOPERO 30 maggio 2016

Si pubblica il volantino dei Presidi per lo SCIOPERO Nazionale del 30 Maggio 2016 del comparto Servizi Ambientali settore Pubblico e Privato  (Utilitalia – Fise/Assoambiente).

 

Download Volantino Presidi




Comunicato – manifesto SCIOPERO Nazionale 30 maggio 2016 Aziende Pubbliche e Private dell’Igiene Ambientale.

5 manifesto sciopero nazionale 30 maggio 2016

Download Manifesto




Comunicato – SCIOPERO Nazionale del comparto Igiene Ambientale – Lunedì 30 maggio 2016 –

4.14.24.34.44.5

 

 

 

 

Download Comunicato Segreterie Nazionali 6 maggio 2016

A tutte le lavoratrici e i lavoratori, alle rappresentanze sindacali unitarie e alle strutture sindacali.

 La trattativa per il rinnovo del contratto dell’igiene ambientale, sia per le aziende pubbliche sia per le aziende private, come già ampiamente annunciato, si è bruscamente interrotta per il rifiuto delle due Associazioni datoriali di valorizzare il nuovo contratto collettivo nazionale sul piano dei diritti e delle tutele. Conseguentemente, con il loro atteggiamento, Assoambiente e Utilitalia impongono alle lavoratrici e ai lavoratori il concreto rischio di una progressiva precarizzazione del loro rapporto di lavoro, un peggioramento delle condizioni lavorative e un mancato adeguamento salariale che, da oltre 28 mesi, pesasulla qualità della vita delle famiglie.

Le Segreterie Nazionali, nell’approfondita analisi dei processi legislativi ed economici che stanno investendo il settore ambientale, hanno rafforzato e implementato, nella loro proposta, dopo l’approvazione della piattaforma contrattuale, quel processo d’innovazione del CCNL per renderlo coerente con le dinamiche industriali del settore e più forte sul piano delle tutele.

Il tutto attraverso una complessa e difficile opera di connessione tra gli sviluppi del rinnovo normativo e la necessaria modernizzazione dello stesso CCNL, anche alla luce delle modifiche legislative previste dal Decreto Madia, dal Codice degli Appalti e dall’implementazione dei modelli organizzativi imposti dal “mercato”.

In questa situazione, che si ripropone di conflitto, è indispensabile il massimo contatto con i lavoratori ed è quindi necessario fornire il quadro completo della situazione. È indispensabile spiegare con chiarezza quelle che sono le motivazioni che hanno portato all’interruzione del confronto in entrambi i tavoli contrattuali.

La pesante rottura delle trattative nel merito è articolata su più questioni di seguito confrontate:

Proposte delle Segreterie Nazionali e delle Delegazioni trattanti al tavolo di confronto con Fise/Assoambiente e con Utilitalia

1. Nuovo impianto contrattuale dell’articolo 6, per implementare le tutele e le garanzie occupazionali e contrattuali per i lavoratori nei passaggi di gestione. E’ necessario che l’articolo contenga:

  • la condizione di miglior favore che tuteli, all’atto del passaggio di azienda, il lavoratore in caso di licenziamento illegittimo. Per questo occorre introdurre l’obbligo di reintegra previsto dalla legge 92/2012 e sterilizzare le norme introdotte dal Jobs Act in materia di licenziamento individuale;
  • l’assunzione senza soluzione di continuità dei lavoratori sottoposti al passaggio di gestione tra aziende;
  • l’esigibilità piena delle garanzie dell’articolato contrattuale qui in evidenza;
  • la garanzia occupazionale dei lavoratori in caso di reinternalizzazione dei servizi in appalto.

2. Nuovo impianto contrattuale dell’articolo 7, per implementare le garanzie occupazionali e contrattuali in caso di ristrutturazione aziendale. E’ necessario che l’articolo contenga:

  • l’obbligo di assunzione immediata dei lavoratori aventi diritto come da articolo 6, all’atto del passaggio dei lavoratori tra l’azienda cedente e l’azienda subentrante, prima del confronto,  in caso di ristrutturazione aziendale;
  • l’obbligo di cercare tutte le soluzioni possibili per il mantenimento dei livelli occupazionali.

3. Nuovo impianto contrattuale dell’articolo 8, per implementare le garanzie in caso di esternalizzazione di servizi.  E’ necessario che l’articolo contenga:

  • la valorizzazione concreta della parte tecnica nell’offerta economicamente più vantaggiosa in caso di appalto di servizi;
  • le previsioni contrattuali che prevedano l’obbligo del passaggio di lavoratori tra imprese in appalto;
  • delle più ampie clausole di risoluzione contrattuale per le imprese inadempienti riguardo le violazioni contrattuali anche concernenti il mancato pagamento delle quote destinate alla previdenza complementare;
  • dei maggiori obblighi sulla responsabilità solidale.

4. Evoluzione della classificazione del personale attraverso:

  • l’implementazione della stessa verso le nuove figure professionali;
  • l’ampliamento dell’area spazzamento e raccolta per includere quelle figure professionali oggi fuori dal ciclo produttivo o esternalizzate, in una logica più inclusiva del CCNL;
  • la previsione di nuove figure nell’area amministrativa per una maggiore possibilità di ricollocazione del personale inidoneo;
  • l’implementazione delle quote economiche previste per gli operatori monoperatori addetti alla raccolta;
  • la previsione dei costi per il rinnovo del CQC a carico delle imprese.

5. Nuovo sistema dell’orario di lavoro che contempli le necessarie garanzie a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, attraverso la definizione regolata dei riposi e degli orari complessivi con:

  • l’orario giornaliero – 9 ore massime di lavoro giornaliero, rispetto alle attuali 10 ore, comprendenti l’orario ordinario e l’orario straordinario;
  • l’orario settimanale – 48 ore massime di lavoro giornaliero, rispetto alle attuali 50 ore, comprendenti l’orario ordinario e l’orario straordinario;
  • lo straordinario annuale – 150 ore massime di lavoro straordinario, con la possibilità di elevare il tetto in sede aziendale attraverso la contrattazione aziendale;
  • la previsione nella contrattazione aziendale, in caso di superamento del tetto annuo del monte ore straordinario, attraverso la verifica delle condizioni di salute e sicurezza per chi effettua lavoro aggiuntivo e la valorizzazione delle politiche occupazionali attraverso la previsione di nuove assunzioni;
  • l’inclusione dell’operazione di vestizione dei dispositivi di prevenzione individuali (DPI) nell’effettivo tempo lavoro.

6. Miglioramento del comporto e trattamento per infermità dovuta a malattia:

  • con l’unificazione del comporto lungo con il comporto breve;
  • con l’ampliamento delle tutele per i malati affetti da patologie gravi.

7. Miglioramento degli articoli contrattuali su salute e sicurezza sul lavoro attraverso:

  • la contrattazione delle modalità e dei carichi di lavoro;
  • la maggiore formazione degli RLS;
  • l’implementazione delle norme degli istituti contrattuali;
  • il richiamo più diligente agli obblighi del D.Lgs. 81/2008.

8. Fondo contrattuale di solidarietà:

  • Istituzione del Fondo contrattuale – con la presenza delle istituzioni preposte – per permettere un pensionamento anticipato dei lavoratori in caso inidoneità certificata.

9. Parte riguardante gli aumenti economici contrattuali che comprendano il rinnovo del biennio economico e la revisione di alcune dinamiche economiche previste in piattaforma:

  • 50 euro per il 2014 e il 2015 per il 3° livello A;
  • 130 euro per il triennio 2016/2018 sempre il 3°livello A;

La proposta economica, sopra esposta, comprende anche la valorizzazione dello sviluppo dell’assistenza sanitaria integrativa, della previdenza complementare estesa a tutti i lavoratori, della contrattazione aziendale e del fondo di solidarietà per gli inidonei.

In sintesi, abbiamo riportato le questioni principali proposte dal Sindacato nelle trattative. In successivo momento, dopo la necessaria chiusura di questa parte, andranno concordati dei testi, nel tempo delle cosiddette “code contrattuali”, relativi a tutti gli altri aspetti che in questa fase ancora non sono  stati affrontati (regole sulla rappresentanza, mercato del lavoro, diritto di sciopero ecc).

Posizione di Utilitalia e Assoambiente

Articolo 6:

  • solo Utilitalia – diniego sull’esigibilità e sull’ampliamento contrattuale dello stesso;
  • rifiuto a riconoscere la condizione di miglior favore che tuteli, all’atto dell’avvicendamento tra aziende, il lavoratore in caso di licenziamento illegittimo. Quindi il rifiuto di introdurre l’obbligo di reintegra previsto dalla legge 92/2012;
  • non disponibilità all’assumere senza soluzione di continuità il lavoratore sottoposto all’avvicendamento tra imprese.

Classificazione del personale:

  • solo Assoambiente – unificazione dell’area spazzamento e raccolta con l’area della conduzione per implementare l’utilizzo dei conducenti nelle attività di raccolta;
  • solo Utilitalia – eliminazione del parametro A;
  • ampliamento delle mansioni per i livelli più bassi.

Esternalizzazione dei servizi – articolo 8:

  • solo Utilitalia – ampliamento delle possibilità di esternalizzare i servizi e riduzione della responsabilità solidale.

In sintesi Utilitalia ritiene che gli appalti devono essere liberi da regole e senza troppe  condizioni di tutela sia occupazionali sia contrattuali poiché, secondo l’Associazione datoriale, la libertà d’impresa è assoluta anche rispetto le tutele dei lavoratori stessi.

Sistema degli orari:

  • aumento dell’orario normale settimanale a 38 ore;
  • aumento della flessibilità e dei turni di reperibilità;
  • riduzione delle maggiorazioni del lavoro straordinario e delle altre maggiorazioni contrattuali.

Comporto e trattamento per infermità dovuta a malattia:

  • peggioramento del trattamento economico per le malattie brevi.

Fondo contrattuale di solidarietà:

  • disponibilità di entrambe le Associazioni datoriali a costituire il Fondo.

Parte economica:

Utilitalia non ha formulato nessuna proposta economica al Tavolo delle trattative e Assoambiente, a oggi, prevede fino al 2018 un aumento di 63 euro sul 3° livello A.

In sintesi, è chiara la volontà, da una parte e dall’altra, di non volere concludere il rinnovo contrattuale e di cogliere i presunti vantaggi che la mancata sintesi contrattuale porta alle “casse aziendali” a danno dei lavoratori e dei cittadini.

Ora, è indispensabile rimuovere gli ostacoli pretestuosi che sono stati posti, manifestando in modo chiaro e inequivocabile la contrarietà alle inaccettabili forzature che sono state fatte.

Le posizioni di Assoambiente e di Utilitalia portano a una penalizzazione netta delle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, soprattutto in un momento dove il bisogno di maggiori tutele si rende necessario e indispensabile.

Il Sindacato ha fatto una proposta seria che porta a sviluppare il settore in maniera industriale e con punti di grande equilibrio economico che danno forza e prospettiva al comparto, ai lavoratori e alle aziende.

Lo sciopero del prossimo 30 maggio deve essere la risposta forte e assordante a chi pensa ancora che il settore possa essere precarizzato (magari sfruttando la parte peggiore del Jobs Act), impoverito e reso inerme di fronte alle logiche della finanza e finanche agli assurdi pregiudizi antisindacali o, peggio ancora, all’idea che il lavoro alla fine è solo merce di scambio.

Nei prossimi giorni bisogna impegnarsi negli attivi regionali unitari e nelle centinaia di assemblee per preparare al meglio lo sciopero e i presidi regionali (la decisione del luogo del presidio è in capo alle strutture regionali) affinché il confronto investa anche la Politica e i cittadini.

Per questo, è necessario confrontarsi con i Sindaci e le forze politiche locali, parlando del nostro progetto e, in modo esplicito e concreto, raccontando la determinazione e la rabbia dei lavoratori –  che  quotidianamente garantiscono decoro e tutela ambientale – senza aumenti economici da anni e senza garanzie sul proprio futuro.

Comunque, come sempre, sta solo a noi affrontare le sfide del futuro. Avremmo preferito farlo insieme alle imprese ma, evidentemente, in questa momento non hanno il necessario coraggio.

Fraterni saluti

Le Segreterie Nazionali

FP CGIL                                      FIT CISL                            UILTRASPORTI                         FIADEL

Calendario Attivi Regionali Unitari

 

Toscana 9 maggio
Lazio 10 maggio
Piemonte 11 maggio
Marche

Veneto e Friuli Venezia Giulia (insieme)

12 maggio
Puglia e Liguria 13 maggio
Campania 16 maggio
Sardegna 19 maggio
Lombardia 20 maggio
Emilia Romagna 23 maggio
Umbria 24 maggio
Calabria, Sicilia, Trentino/Alto Adige, Basilicata, Molise e Abruzzo  date da stabilire



Comunicato stampa – Igiene Ambientale: sindacati, disponibili a confronto con Anci, In vista sciopero settore 30 maggio, obiettivo giusto contratto

“Pronti da subito ad incontrare l’Anci, il nostro obiettivo è quello di arrivare al più presto ad un giusto rinnovo del contratto per le lavoratrici e i lavoratori dell’igiene ambientale, che garantisca allo stesso tempo ai cittadini un migliore servizio”.

Lo affermano Fp-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel in merito alla disponibilità offerta dal delegato Anci all’Ambiente, Filippo Bernocchi, ad incontrare i sindacati in vista dello sciopero nazionale del settore in programma il 30 maggio. Per i sindacati, le parole dell’Anci di ieri “colgono a pieno il senso della nostra vertenza. Conciliare il riconoscimento di un diritto, quello di un rinnovo del contratto che non calpesti la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, e il miglioramento dell’offerta di un servizio cruciale per i cittadini, riducendone al tempo stesso i costi”. “Noi abbiamo proposte e volontà per farlo ma bisogna superare l’atteggiamento di chiusura della controparte. L’approccio al tavolo del rinnovo di Utilitalia, così come quello di Fise/Assoambiente, non dà margini per far avanzare il confronto, con un atteggiamento di chiusura e con il solo obiettivo di un contratto peggiorativo delle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici, così come del servizio stesso reso ai cittadini. Per questo siamo disponibili da subito a confrontarci con l’Anci: per ottenere un giusto rinnovo, che metta al centro il valore del lavoro e la qualità del servizio”, concludono.

 

 




Comunicato – Sciopero 30 maggio 2016 – settore pubblico e privato Igiene Ambiente – “Le ragioni della protesta” seconda parte

Igiene ambiente: sindacati, sciopero nazionale 30 maggio si estende a tutto il settore. Sì al contratto, no al lavoro come merce.

Roma, 4 maggio 2016

     “Lo sciopero del 30 maggio dei lavoratori e delle lavoratrici dell’igiene ambientale per 24 ore è esteso a tutto il settore”. Ne danno notizia Fp-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel. Dopo la proclamazione dello sciopero nazionale, la scorsa settimana, per le aziende pubbliche del settore, la protesta si allarga e include anche le aziende private, interessando tutto il territorio nazionale e circa 100.000 addetti.

     “Le ragioni della protesta sono tante – spiegano le quattro organizzazioni sindacali – all’irrazionale scelta di Utilitalia, che vuole delle norme contrattuali fortemente peggiorative al fine di ottenere risparmi solo sulle spalle dei lavoratori, rendendo il lavoro una merce (ma su questo avremo modo di spiegare ai Sindaci e all’Anci, con numeri alla mano, come far risparmiare i cittadini e migliorare la qualità del servizio senza calpestare i lavoratori) si è aggiunta anche la protesta con Fise/Assoambiente che, come Utilitalia, sul tema dei passaggi di appalto non vuole dare le giuste garanzie ai lavoratori affinché i diritti degli stessi non siano calpestati da un ‘mercato’ senza regole. Faremmo a meno di dare fastidio ai cittadini, ma questo sciopero è anche per loro: per migliorare il servizio reso e per provare a ridurne i costi complessivi”.

    “Chiederemo ai Sindaci – proseguono Fp-Cgil, Fit-Cisl UilTrasporti e Fiadel – lo sviluppo industriale del settore, il mantenimento del contratto unico come strumento per migliorare le condizioni di salute e la sicurezza sul lavoro (in questo settore, come ci racconta l’Inail, stanno aumentando pesantemente i lavoratori inidonei e gli incidenti gravi) e il contrasto alla logica delle gare al massimo ribasso attraverso i tagli al personale, ai salari, alle condizioni di sicurezza e alle tutele, che ogni cittadino dovrebbe vedersi garantite. Abbiamo pronte le carte per raccontare le verità ai cittadini e ai Sindaci”.




SCIOPERO – Comunicato OO.SS. Nazionali – Fise/Assoambiente

SCIOPERO Nazionale comparto igiene ambientale (aziende private) – CCNL FISE/Assoambiente

Le OO.SS. Nazionali per lunedì 30 maggio 2016 hanno proclamato lo SCIOPERO  per l’intera giornata.

 

 




Comunicato – rottura trattativa con Fise/AssoAmbiente

CCNL Fise/Assoambiente

L’incontro tenutosi in data odierna 2 maggio 2016 a Roma, ha prodotto la rottura del tavolo di trattativa con le aziende private del settore Igiene Ambientale, seguirà comunicato unitario delle Segreterie Nazionali.

La sintesi dell’incontro è consultabile nell’area riservata del sito.




Welfare – Link Utili

Assistenza Sanitaria Integrativa

FASDA
FASDA

FONDO FASDA è il Fondo Integrativo di Assistenza Sanitaria per i dipendenti dei Servizi Ambientali, le cui aziende applicano il CCNL Assoambiente o il CCNL Federambiente.

Il Fondo, che non si pone finalità di lucro, ha come scopo esclusivo la copertura totale o parziale del costo di prestazioni di assistenza sanitaria, integrative e migliorative di quelle fornite dal Servizio Sanitario Nazionale, ovvero ad esse collegate, sostenute dagli iscritti del Fondo.

Sono iscritti del Fondo i lavoratori ai quali si applichi il CCNL Assoambiente o il CCNL Federambiente, iscritti in forma collettiva da ogni singola azienda secondo le modalità previste dal Regolamento.

FASDA – Fondo di Assistenza Sanitaria per i Dipendenti dei servizi Ambientali
Sede legale e Presidenza: via del Poggio Laurentino, 11B, – Roma

Tel. 06 99695785 – Fax 06 5919955

email: fasda@fasda.it – fasda@pec.fasda.it

Unisalute
Unisalute

Per le prestazioni sanitarie contattare il numero verde: 800-009632 UniSalute
La copertura delle prestazioni sanitarie diFASDA viene effettuata attraverso una primaria Compagnia Assicurativa specializzata nel settore salute:
24h su 24, 365 giorni l’anno
Per tutte le prestazioni dell’area Ricovero è opportuno contattare preventivamente ilNumero verde 800-009632               dall’estero: prefisso per l’Italia + 051.63.89.046
orari: 08.30 – 19.30 dal lunedì al venerdì


Previdenza Complementare

Previambiente
Previambiente

Previambiente è un Fondo di Previdenza Complementare.

Numero verde: 199 280 019.

Le domande di adesione e le richieste di prestazioni (anticipazioni per spese sanitarie, acquisto o ristrutturazione prima casa di abitazione o per spese diverse, riscatti, prestazioni previdenziali ecc.) devono essere inviate al seguente indirizzo: Previambiente c/o Previnet SpA Via E. Forlanini, 24 – 31022 Preganziol (TV) indicato sul frontespizio dei moduli reperibili sul sito di Previambiente.

Previnet
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INPS - La mia Pensione
INPS – La mia Pensione

 

Mefop
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Istituti

INPS - La mia Pensione
INPS

N° Verde: 803164 – Servizio attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 20.00
ed il sabato dalle ore 8.00 alle ore 14.00

INAIL
INAIL

N° Verde: 803.164. Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 20.00, sabato e prefestivi dalle ore 8.00 alle ore 14.00.


Enti Bilaterali

Fondazione Rubes Triva
Fondazione Rubes Triva

 

FONDAZIONE NAZIONALE SICUREZZA RUBES TRIVA

Via LUNGOTEVERE DEI MELLINI, 30
00186 – ROMA
  06 326 90 411       06 32 22 595

La Fondazione Rubes Triva, nel rispetto dei principi enunciati dalla Costituzione Italiana, promuove tutte le iniziative formative e informative atte a salvaguardare l’integrità psico-fisica della persona in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, coadiuvando le aziende di Igiene Ambientale nell’adozione di strategie volte alla diffusione della cultura della prevenzione.

La valutazione dell’impatto economico della sicurezza va oltre la mera analisi del costo assicurativo per gli infortuni e porta in primo piano i costi sociali della sicurezza che, come emerso dalle più recenti indagini, sono quattro volte superiori ai costi assicurativi.
Il luogo di lavoro ha una importante dimensione umana oltre che economica, pertanto le misure per contrastare gli eventi infortunistici non possono essere considerate costi aggiuntivi.

In quest’ottica è fondamentale un’adeguata formazione e informazione sui rischi volta anche al coinvolgimento attivo e partecipe dei lavoratori. Le disposizioni contenute nel T.U. della sicurezza sul lavoro, D.Lgs. 81/2008 modificato e integrato dal D.Lgs. 106/2009, rendono maggiormente effettiva la tutela e la prevenzione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro .